Si celebra l’8 giugno la giornata mondiale degli oceani indetta dall’Onu nel 2008. Il tema di quest’anno è “Innovazione per un oceano sostenibile”, ovvero sensibilizzare il riciclo della plastica e debellare il fenomeno dello scarico dei rifiuti nelle acque oceaniche che provocano, oltre che un grave squilibrio ambientale, anche la morte di migliaia di esseri marini, quali tartarughe, pesci ecc. Si calcola infatti che sono presenti 1,2 milioni le microplastiche nel solo Mediterraneo per chilometro quadrato (Nature scientific reports del 2016 a cura di Ismar – Cnr) e circa 380 milioni di tonnellate prodotte ogni anno di plastica (rapporto Science Advaces).
Il rilascio di plastiche ed altri rifiuti tossici negli oceani sta portando alla scomparsa di alcune specie che potremmo, tra qualche anno, non vedere più. Il Segretario Generale dell’ONU António Guterres ha dichiarato che “gli oceani stanno diventando più acidi, mettendo a repentaglio la biodiversità marina e le essenziali catene alimentari” e l’aspetto più grave è costituito dalla probabile estinzione di un numero sempre più corposo di specie ittiche dovuto alla pesca intensiva e all’inquinamento delle acque”.