Il 30 settembre 1948 esce nelle edicole italiane, formato striscia in 32 fogli, il primo numero di Tex, il leggendario fumetto prodotto da Giovanni Luigi Bonelli e da Aurelio Galeppini, conosciuto dai fan con lo pseudonimo Galep. La casa editrice è la “Audace” che , più tardi, prenderà il nome “Sergio Bonelli editore”. L’impavido cowboy, che lotta contro il crimine nei selvaggi panorami dell’Arizona, è il personaggio a fumetti più longevo d’Italia; nel mondo si spartisce il primato solo con Batman e Superman.
Tex Willer, il cowboy più amato dagli Italiani
Fin dalle prime apparizioni , il ranger Tex Willer ha conquistato il cuore degli Italiani. Da indomito cavaliere, di avventura in avventura ha condotto i suoi lettori alla scoperta del West americano, quello della legge del più forte, quello dove la vita di un cavallo vale più di quella di un uomo. Tex nasce con i connotati dell’attore Gary Cooper, all’epoca una delle star più note del panorama di Hollywood. In principio fuorilegge, diventa poi cavalierie solitario e infine garante della giustizia e della legalità. Ama una sola donna, Lilyth, della tribù dei Navajo, che gli darà un figlio chiamato Kit, in onore dell’amico fraterno di Tex, Kit Carson. Lilyth muore prematuramente e nella vita del coraggioso ranger non comparirà mai più una compagna. In 70 anni di avventure, Tex combatterà i cattivi, in sella al cavallo Dynamite, al fianco di Kit Carson, il figlio Kit-Piccolo Falco e Tiger Jack, un navajo inseparabile amico del ranger.
Gli amici e i nemici di Tex
Tanti i personaggi che si sono avvicendati negli episodi fumettistici di Tex Willer e compagnia cavalcante. Ci sono l’irlandese Pat McRyan, amico fidato bravo a fare a pugni più che come pistolero, la giubba rossa Jim Brandon e El Morisco, una specie di consulente di Tex in campo di scienze naturali e occultismo. Poi ci sono i nemici storichi, primi fra tutti Mefisto e suo figlio Yama. stregoni woodoo, votati unicamente alla vendetta verso Tex. I riferimenti all’occultismo ricorrono spesso nel fumetto ideato da Bonelli e Galep, anche nel linguaggio. Fra le esclamazioni più caratteristiche dell’eroe dalla casacca gialla e dal bianco destriero non possiamo non citare “Satanasso!” “Tizzone d’inferno” o i mitici avertimenti a chi sta per morire “Sta già spalando carbone all’inferno” o “Hai fretta di veder crescere l’arba dalla parte delle radici?”