Perché venerdì 17 porta sfortuna? Origine e significato dell’eptacaidecafobia

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Il venerdì è da sempre, o quasi, un giorno come un altro. In alcuni Paesi è anche considerato un giorno importante, perché anticipa quello che è il weekend della settimana. Un giorno come un altro però non sempre, ovviamente, perché quando il venerdì è accompagnato dal numero 17 sono dolori per alcune persone fortemente scaramantiche e che soffrono di eptacaidecafobia, ovvero la paura del numero 17. In Italia ed in altri Paesi greco-latini il 17 è considerato un numero sfortunato, questo per diverse origini:

  • Il diluvio universale cominciò il 17 del secondo mese, come scritto nell’Antico Testamento;
  • sulle tombe dei defunti dell’antica Roma era comune la scritta “VIXI” (“vissi”, equivalente a “sono morto”), che è l’anagramma di “XVII” che rappresenta il numero 17 nel sistema di numerazione romano;
  • Nella smorfia napoletana il 17 è sinonimo di “disgrazia”.

Se il numero 17 nel calendario cade con un giorno che è il venerdì, si pensa che questa giornata porti disgrazia e sciagura, perché unione di due elementi negativi: il venerdì (dal Venerdì Santo, giorno della morte di Gesù) e il numero 17.

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About Author

Maurizio Saladino nasce a Lamezia Terme il 23 ottobre 1990. Dopo aver conseguito una Laurea Triennale in Scienze della Comunicazione, ottiene un Master di primo livello in Editoria presso l'Università della Calabria. Una Laurea Magistrale in Editoria e Comunicazione presso L'università degli studi di Bergamo ne completano gli studi e la carriera universitaria.

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