Anastasio “Rosso di rabbia”: significato e testo canzone Sanremo 2020

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Tra i 24 Big in gara a Sanremo 2020 anche Anastasio. Il cantautore e rapper campano, vincitore della dodicesima edizione di XFator, che era stato invitato durante la passata edizione del Festival nei panni di ospite, concorrerà per la prima volta alla manifestazione con il brano “Rosso di rabbia“. In un’intervista Anastasio ha voluto raccontare qualcosa in più su questa esperienza e il brano scelto, soffermandosi sul significato del testo: “Quando ho saputo di partecipare al Festival è stata una strana emozione, un misto di ansia e soddisfazione.Trovarsi qui è un obiettivo di carriera per ogni artista, anche se è un periodo tosto da affrontare quello di Sanremo. Me ne farò carico“. Riguardo al brano che presenterà durante questa edizione del Festival della musica italiana Anastasio ha spiegato che è come il “tassello di un puzzle”.

Significato “Rosso di rabbia” la canzone di Anastasio

Per la sua prima volta sul palco dell’Ariston nei panni di cantante in gara, Anastasio presenterà il brano dal titolo “Rosso di rabbia”. La canzone vuole raccontare delle emozioni, aiutare a comprendere delle storie. “Rosso di rabbia” è, come ha spiegato lo stesso Anastasio :”il tassello di un puzzle, di per se regge, ma è il pezzo mancante di tante storie“. La canzone dunque andrebbe contestualizzata all’album del cantante in uscita a breve. Nel corso della stessa intervista Anastasio ha aggiunto: “Sanremo rappresenta l’opportunità di arrivare a tante persone, spero di incuriosirle e portarle a scoprire l’album, che ha un concetto molto variegato”.

Sanremo 2020, testo Rosso di rabbia-Anastasio

E voi volete sapere dei miei fantasmi
C’ho 21 anni posso ancora permettermi di incazzarmi
Le parole sono le mie sole armi
E fino al sole voglio sollevarmi
Ma non so levarmi sta melma di dosso
Io vorrei farlo e non posso
Non è roba da poco
Strillare mentre questi mi fanno le foto
Come ti senti?
Disinnescato
Come ti senti?
Disinnescato
Ma dimmi come posso io
Che sono una bomba a orologeria
Sentire fermarsi quel ticchettio
Se muore la minaccia, muore pure la magia
E non conviene mica
Chi vuole che mi fermi, Dio lo maledica
Aspetto sto momento da un’intera vita
Sono nato per esplodere
Comincia a correre
Se non sento la paura, cosa vuoi che dica?
Non volevo sprecarla così
La mia rabbia
Non volevo sprecarla così (no)
Non volevo sprecarla così
La mia rabbia
Non volevo sprecarla così
Panico panico
Sto dando di matto
Qualcuno mi fermi
Fate presto
Per favore
Per pietà
Panico panico
Sto dando di matto
Qualcuno mi fermi
Fate presto
Per favore
Per pietà
Non l’avresti detto tu
Che questo attentato sarebbe fallito
Soffocato dagli scrosci degli applausi
Prigioniero tra le fauci delle foto e dei video
Ma ciò che mi rattrista è il terrorista
Esposto al pubblico ludibrio
La sua bomba era una farsa dal principio
Amico, non ti invidio
Dispiace, ma è la prassi
Il sabotatore sai che deve sabotarsi
E allora, allora giù le mani
La condanna è la mia
Nessuno di voi umani può portarmela via
Voi scrocconi di emozioni
Sempre in cerca di attenzioni
Prosciugate le canzoni della loro magia
Perfetto, sono un rivoluzionario provetto, corretto
Ma se davvero hai capito cos’ho detto
Allora hai visto un paralitico che si alza dal letto
Non volevo sprecarla così
La mia rabbia
Non volevo sprecarla così (no)
Non volevo sprecarla così
La mia rabbia
Non volevo sprecarla così
Panico panico
Sto dando di matto
Qualcuno mi fermi
Fate presto
Per favore
Per pietà
Panico panico
Sto dando di matto
Qualcuno mi fermi
Fate presto
Per favore
Per pietà
Panico panico
Sto dando di matto
Qualcuno mi fermi
Fate presto
Per favore
Per pietà
Panico panico
Sto dando di matto
Qualcuno mi fermi
Fate presto
Per favore
Per pietà

 

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About Author

Jasmine Valeo nasce a Taranto il 10 marzo 1995. Dopo la maturità classica, decide di trasferirsi in Germania, dove attualmente risiede, per studiare la lingua e le usanze tipiche tedesche. Appassionata di libri e pedagogia, ama viaggiare e scoprire nuovi orizzonti.

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