L’incendio che ha devastato il Monte Serra, nel pisano, ha avuto inizio nella serata di lunedì 24 settembre 2018. Una vera tragedia, 600 gli ettari di boschi, alberi secolari e montagna bruciata, oltre 700 le persone sfollate. I comuni coinvolti sono stati quelli di Calci e Vicopisano, l’enorme nube è arrivata fino alla città di Pisa. Nell’immediato, sul posto, sono intervenuti i Vigili del fuoco del comando di Pisa, oltre alle squadre di volontari. Cinque i Canadair giunti nel corso della giornata, che si riforniscono al lago di Massaciuccoli. In soccorso nella notte sono giunti anche i Vigili del fuoco dell’Emilia Romagna e l’elicottero s64 in dotazione della Forestale è partito da Napoli Capodichino.
Il governatore della regione Toscana ha dichiarato lo stato di emergenza sostenendo di aver stanziato €200000, che saranno necessari, una volta domato l’incendio, per bonificare e ricostruire il quadro idrologico per impedire ulteriori danni. 150 i posti letti allestiti nella notte, molteplici i volontari, che hanno aiutato i vari sfollati mettendo in salvo soprattutto anziani e disabili.
Incendio sul Monte Serra: le indagini sull’origine
Nonostante il pronto intervento e il soccorso immediato e costante, le fiamme, alimentate dal vento, hanno raggiunto le frazioni di Montemagno, Fontana Diana, San Lorenzo, Nicosia e Crespignana, sul versante di Calci. Per quanto riguarda la natura e le cause dell’incendio, le indagini sono state affidate ai Carabinieri forestali, che collaboreranno in sinergia con i Vigili del fuoco e la Protezione civile. Diversi sono gli indizi che consentono di avallare le ipotesi che quello sul Monte Serra sia stato un incendio doloso, nulla di certo è stato comunque ancora dichiarato.